Mud 2020, dichiarazione annuale dei rifiuti scadenza Aprile 2020

 Mud 2020, dichiarazione annuale dei rifiuti scadenza Aprile 2020

Che cos’è il MUD?

Il MUD 2020 (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) è una dichiarazione da trasmettere alla CCIAA competente in riferimento ai rifiuti gestiti nel corso dell’anno solare precedente; essa riguarda i rifiuti oggetto di gestione nel corso dell’anno solare precedente e occorre comunicare quanti e quali rifiuti sono stati prodotti dalle aziende e dove sono stati smaltiti o avviati a impianti di recupero.

Chi è tenuto alla presentazione del MUD 2020?

Sono obbligati alla presentazione del MUD i produttori di rifiuti così individuati:

Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;

Imprese ed enti produttori rifiuti non pericolosi che hanno più di 10 dipendenti e dove tali rifiuti derivano da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi (cosí come previsto dall’articolo 184 comma 3 lettere c), d) e g) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.).

Si ricorda che sono esclusi dall’obbligo di presentazione del MUD, in base alla Legge 28/12/2015, le imprese agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile, nonché i soggetti esercenti attività ricadenti nell’ambito dei codici ATECO 96.02.01 (barbiere e parrucchiere), 96.02.02 (istituti di bellezza) e 96.09.02 (attività di tatuaggi e piercing).

Quali sono le scadenze per la presentazione del MUD?

Il Ministero dell’Ambiente ha comunicato che il modello di dichiarazione ambientale, allegato al D.P.C.M. 24/12/2018, è confermato anche per quest’anno e dovrà essere utilizzato per le dichiarazioni da presentare entro il 30 aprile 2020, con riferimento all’anno solare 2019.
Quali sono le sanzioni in caso di omessa dichiarazione MUD 2020?

In caso di mancata presentazione del MUD, o se presentato in modo incompleto o inesatto, risulta applicabile la sanzione amministrativa pecuniaria variabile da 2.600 € a 15.500 € (art. 258, comma 1 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.)

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Formazione allo 0425.474772 o via mail all’indirizzo: formazione@confartigianatopolesine.it

 

Foto: Diellemme

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