Energia elettrica, bollette meno care per le piccole imprese nel primo trimestre

 Energia elettrica, bollette meno care per le piccole imprese nel primo trimestre

Buone notizie sul fronte bollette di energia elettrica

Nel primo trimestre del 2023 le bollette dell’energia elettrica diminuiranno del 24% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Lo ha segnalato un monitoraggio dei costi dei servizi pubblici locali sostenuti dalle micro e piccole imprese operato da Unioncamere, BMTI (Borsa merci telematica italiana) e Istituto Tagliacarne, con il supporto di REF Ricerche, calcolato sulla base dell’ultimo aggiornamento comunicato da Arera  del prezzo della materia prima in regime di maggior tutela.  Anche il gas naturale nel primo mese di quest’anno ha segnato un -27% in meno rispetto a dicembre del 2022.

Una boccata di ossigeno per le bollette delle Pmi

Finalmente una boccata di ossigeno per le bollette di energia elettrica delle piccole imprese artigiane – commenta il Presidente di Confartigianato Polesine Marco Campion – Questa bella notizia può far recuperare qualche margine rispetto alle bollette esponenziali dell’autunno scorso, che hanno messo in notevole difficoltà le nostre imprese. Sappiamo quanto abbiano sofferto le nostre realtà, di piccole dimensioni, tra periodo pandemico e post pandemico. Alcune hanno addirittura deciso di chiudere, altre hanno dovuto ricorrere a prestiti bancari, altre hanno cercato di resistere. Purtroppo assistiamo ad un meccanismo di compensazione che penalizza tutti, come il rialzo dei prezzi e un’inflazione che condiziona i bilanci e le spese di imprese e famiglie. Sul fronte bollette ci sarà forse una stabilizzazione ma non torneremo mai credo ai livelli di due anni fa. In ogni caso dovremo fare i conti con il protrarsi della guerra in Ucraina”.

I prezzi dell’energia restano sempre alti

I costi dell’energia elettrica a carico delle micro e piccole imprese restano comunque alti. Nel primo trimestre del 2023 rispetto al quarto trimestre 2022 la riduzione dei prezzi ha toccato punte del 25% i settori della ristorazione e dei B&B, ma se si confrontano con i primi tre mesi del 2022 le bollette sono più elevate del 15% in più e di oltre il doppio della media del 2021. accentuata per tutti i profili di impresa analizzati, con punte vicine al -25% per ristoranti e B&B. Ciò nonostante le bollette rimangono mediamente più alte di circa il +15% rispetto ai valori di spesa del I trimestre 2022.

La soluzione è il fotovoltaico, ma l’investimento non è per tutti

“E’ evidente che è necessario correre ai ripari ai costi in bolletta dell’energia, cercando di diventare sempre più autonomi rispetto alla dipendenza di approvvigionamento dai Paesi stranieri e ricercando fonti alternative a quelle fossili – conclude il Presidente di Confartigianato Polesine Campion -. La soluzione di ricorrere ad impianti fotovoltaici o a strumenti di efficientamento energetico è urgente ed indispensabile per risparmiare in bolletta, ma purtroppo spesso gli artigiani non sono in grado di sostenere spese di investimento a causa di un calo del lavoro e costi di gestione elevati. Serve un clima di fiducia e prospettiva ed un sostegno alle piccole e medie imprese”.

 

Federica Broglio

Federica Broglio